1 luglio 2012. Il giorno dura un secondo in più. Per sincronizzare orologi atomici e ora terrestre, si aggiunge il secondo intercalare.
Oggi, 1 luglio 2012, avremo un minuto di 61 secondi. Non è uno scherzo. È un secondo intercalare, un leap second. Da quando la misurazione del tempo viene effettuata con gli orologi atomici, e non più in relazione alla rotazione terrestre, c'è bisogno, di tanto in tanto, di sincronizzare le due scale di misura, per non perdere corrispondenza con l'effettivo alternarsi del giorno e della notte.
È una modifica quasi impercettibile (e per questo in alcune nazioni non vorrebbe si applicasse affatto). Del resto chi si accorgerebbe di vivere un secondo in più? E invece è proprio quello che succederà stanotte, una notte lunga un secondo in più, secondo quanto stabilito dall'ente internazionale con sede a Parigi che si preoccupa di mantenere allineate la scala temporale segnata da orologi atomici e quella individuata dalla rotazione della Terra.
Dal 1972 ad oggi sono stati aggiunti 25 secondi intercalari. Ciò è dovuto alla progressiva (anche se minima) riduzione della velocità di rotazione, la quale causa un divario tra il valore del secondo terrestre e il secondo misurato dai precisissimi orologi atomici.
Usa, Italia e Francia da anni discutono l'abolizione del secondo intercalare. La loro critica riguarda i computer di tutto il mondo, che devono essere regolati manualmente - operazione piuttosto costosa e soggetta a errori. Gran Bretagna, Germania, Canada e Cina difendono, al contrario, il leap second.
fonte: corriere.it
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